Il nostro Gruppo Missionario, sempre super impegnato.

Il nostro Gruppo è costituito da 11 persone e Don Paolo che ci guida soprattutto nella spiritualità di cui noi sentiamo il bisogno. Durante l’arco dell’anno leggiamo e commentiamo la vita di un santo missionario, questo ci permette di entrare ancor più in profondità nel cammino della nostra missione. Il Gruppo si è formato con l’entusiasmo, la determinazione di Don Carlo Vitacchio, salesiano missionario, che molti della nostra Parrocchia hanno conosciuto. E’ stato in Brasile per ben 13 anni dove sono stati aperti con la comunità salesiana 4 asili. Con il passare degli anni la situazione politica in Brasile cambiò e lo stato cominciò ad interessarsi per la costruzione di scuole statali e per l’educazione dei bambini, quindi Don Carlo lasciò questo progetto e cominciò a pensare di aiutare altre realtà, come ad esempio Don Luigi De Liberali per molti Don Gigetto suo allievo che in quel momento era in missione in Angola dove gli servivano aiuti economici per affrontare i viaggi limitrofi ed evangelizzare. Come gruppo lo stiamo attualmente aiutando, in questi ultimi giorni è diventato Parroco nella Parrocchia di nostra Signora dei Naveganti a Benghela (Angola). Si era aggiunto ai nostri impegni anche la missione di Don Giorgio Gallina in Ciad, precedentemente parroco della nostra Parrocchia che ci chiedeva aiuto per le difficoltà della sua nuova comunità. Dopo qualche anno Don Giorgio rientra in Italia e ci indica un nuovo progetto da realizzare di Don Filippo Perin (salesiano) a Lare in Etiopia che noi abbiamo accolto con gioia sostenendolo tutt’ora nella riparazione delle capanne per ragazze madri, cure mediche agli ammalati, distribuzione di mais unico sostentamento e una parte della costruzione di due pozzi. Negli anni scorsi abbiamo inviato aiuti a Madre Maria Scremin, Canossiana di Verona, per 60 anni missionaria in India nei lebbrosari e per le adozioni di bambini in difficoltà. In questi giorni è salita alla casa del Padre dove pregherà e ci sosterrà da lassù. Stiamo aiutando anche Don Andrea Mattuzzi diocesano, per la costruzione della Chiesa e aiuti a persone in difficoltà in Guinea-Bissau. Sono stati adottati 4 bambini audiolesi dell’Istituto Effetà di Betlemme che vengono curati ed educati dalle suore Maestre di Santa Dorotea e un bambino dell’Associazione AVSI dell’Iraq. La cosa più bella è la corrispondenza con questi missionari, prevalentemente in estate quando vengono a far visita ai loro familiari e chiedono sempre un appuntamento per incontrarci, per dare testimonianza e per ringraziare i fedeli della Parrocchia per l’aiuto donatogli e per essergli vicini. Il Gruppo Missionario si incontra il martedì ogni 15 giorni. Durante l’anno organizza: la Giornata Missionaria Mondiale con l’allestimento per l’offerta di fiori e torte preparate da mamme, nonne e vari gruppi della Parrocchia, il Mercatino di Natale dove vengono realizzati oggetti fatti a mano da alcune di noi, la Giornata Missionaria Parrocchiale in occasione della Festa della Mamma. Tutto questo per autofinanziarci, oltre al grande aiuto che ci viene dato mensilmente da alcuni sostenitori che hanno a cuore i nostri progetti.

Messaggio di Papa Francesco

Per la 98° Giornata Missionaria Mondiale

Mese missionario 2024. Accogliamo davvero l'invito del nostro Papa al "BANCHETTO".

"La missione come instancabile andare e invitare alla festa del Signore".

Carissimi anche l'ottobre missionario è terminato ma rimane viva la frase che quest'anno Papa Francesco ha scelto in occasione della giornata missionaria mondiale: "un banchetto per tutte le genti". Qui nella foto il banchetto preparato nella nostra Parrocchia

A Benghela, una chiesa senza muri. di Fabio Cortesi.

A 72 anni in Italia normalmente, dopo una vita di lavoro o per età, si è in pensione da tempo . In Angola invece un missionario salesiano, Don Luigi de Liberali, per tutti don Gigetto, diventa parroco a Benguela, sull’oceano Atlantico, al confine con il deserto che giunge in Namibia. La città è a cinquecento chilometri dalla capitale Luanda, cinquecento mila abitanti presso un importante porto. La lingua è il portoghese, che questo vicentino dagli occhi azzurri ha affinato in dodici anni nel nord est del Brasile, ma le persone sono diverse, la realtà economica è più povera. Arriva in Italia per riposare e per incontri formativi e visita la parrocchia di San Domenico Savio, dove il Gruppo missionario da tanti anni lo segue e lo sostiene nella sua attività pastorale. Arriva nel nostro Paese ed i colori cambiano: i capelli neri e crespi di migliaia di giovani divengono i radi capelli bianchi di persone che hanno una aspettativa di vita doppia rispetto a chi nasce nel sud ovest dell’Africa. Le chiese non sono affollate come invece accade in Angola: 350 cresimati nella sua parrocchia, Santa Maria dei Naviganti, 320 bambini hanno ricevuto la prima comunione e la chiesa non basta ad accogliere tutti: ci si ritrova sotto un capannone coperto di lamiera. C’è un progetto molto ambizioso che il nuovo parroco ha ricevuto in eredità: costruire una enorme chiesta che possa accogliere tanti fedeli, accanto alle scuole dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice ed ad un bosco che racchiude una grotta mariana. A don Gigetto tremano i polsi: calcola che con le donazioni delle tante ma povere famiglie serviranno quaranta anni per giungere al completamento. Chiede a tutti di impegnarsi con un euro al mese. Ai più ricchi chiede cinque euro al mese. La raccolta mensile corrisponde al ricavato di una questua alla Messa domenicale di una parrocchia cittadina. Eppure sorride, don Gigetto. Pensa e dice: ‘ Se la Madonna vorrà, troverà lei i soldi per i mattoni’, e gli viene in mente Don Bosco, le sue fatiche per realizzare opere cercando denari salendo scale impervie fino alla edificazione richiesta dal Papa del Sacro Cuore di Roma che ora con la statua dorata di Cristo benedice quanti giungono alla Stazione Termini di Roma. Ride, Don Gigetto, cosciente che non gli sono concessi altri quaranta anni di vita per vedere realizzato il sogno di una comunità povera e viva ma certo di farne parte. Tanta fede, ci dice, si respira nei riti e nell’impegno dei laici che animano tredici cappelle, organizzano la carità ed i gruppi di preghiera. Nella miseria non mancano i furti, per fili di ferro o di rame si distrugge il lavoro ed il sacrificio di tanti, ma non ci si perde d’animo. Danzano i giovani e gli anziani per ringraziare dei doni sacramentali, curano il vestire rituale, preparano con il canto le liturgie e sorridono. Il noviziato salesiano accoglie decine di giovani, che accolgono la vocazione per il servizio ai loro coetanei e l’annuncio gioioso della fede. La missione salesiana si ravviva in una popolazione nella quale le nuove generazioni sono maggioranza, insegna una professione, opera per lo sviluppo sociale ed economico ma soprattutto intende consegnare il senso del motto di Don Bosco: ‘ Da mihi animas’. Lo fa, come don Gigetto, predicando sulle strade dove le persone si uniscono di fronte ad una immagine mariana per cantare, nei campi di gioco dei ragazzi, allagati quando piove al punto di divenire naturali piscine, sulle spiagge, ripulite dai rifiuti per rendere decorose per le liturgie. Gli occhi del missionario ci guardano, ma si nota come lo sguardo corre lontano, Ci parla in italiano, ma gli sfuggono termini portoghesi. Si emoziona parlandoci della sua gente e del sogno di una grande chiesa che la accolga. Serviranno meno di quaranta anni, Don Gigetto, per sentire nelle mura echeggiare canti di festa. Serviranno meno anni perché la gioia è contagiosa e giunge anche in una parrocchia di periferia che ti incoraggia ed insieme a te rende grazia per quanta bellezza si manifesta anche nella povertà. Chi volesse unirsi al sostegno di questo progetto potrà contattare il gruppo missionario di San Domenico Savio.

Ringraziamento da parte dell'Associazione Gaudium Onlus

Notizie di Natale da parte di sr Ginetta Aldegheri da Betlemme:

Ringraziamento da parte di sr Ginetta Aldegheri da Betlemme:

da suor Ginetta notizie della scuola Effetà
in questo drammatico momento

Testamento di Madre Maria Scremin

Canossiana missionaria in India

Don Gigetto è diventato parroco.

Don Luigi De Liberali, missionario salesiano in Angola è diventato parroco della Parrocchia di Nostra Signora dei Naviganti a Benghela, ecco l'abbraccio con Mons. Antonio Jaca.

don Andrea Mattuzzi ci racconta dalla Guinea Bissau.

Bafata, 20 dicembre 2023 Carissimi amici e amiche di San Domenico Savio! Isaia 9,1 Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Ci sarebbero mille motivi per essere demoralizzati e rassegnati di fronte a tante cose che non vanno in questo mondo: le guerre, il cambiamento climatico, la politica nazionalista degli stati, la violenza delle parole e dei gesti. A volte ho l’impressione di essere schiacciato da tutto questo peso di tenebre. Ma voglio far di tutto per non rassegnarmi al pessimismo e alla stanchezza. Voglio sognare! Credere ai sogni è sempre un po’ ingenuo, ma nei sogni c’è la forza della passione, del bene e della luce, c’è Dio che ci parla. Mi viene in mente San Giuseppe che ha creduto ad un sogno in cui un angelo gli ha detto che la sua sposa era incinta per opera dello Spirito. Poteva sembrare ingenuo e assurdo dar credito ad un sogno del genere, eppure Giuseppe ha investito in quel sogno. Mi viene in mente Inacio, un giovane guineano, che non si rassegna a ritrovarsi senza chance di lavoro come professore per colpa della disorganizzazione statale, ma vuole credere nel suo sogno di diventare un artista. C’è il sogno di Gibi, ragazzo di 14 anni, analfabeta perchè malato di una malattia rara che non gli permette di assistere alle lezioni a scuola: sogna di diventare un professore perchè, ora, sta imparando a leggere con Inacio. Ci sono i giovani guineani che sognano di migrare in Europa per studiare o per lavorare per avere una vita più dignitosa. Voglio sognare che soffi un Vento impetuoso nuovo nelle nostre vite che ci rinnovi, che ci ringiovanisca il cuore, che ci faccia accogliere, che ci faccia condividere, che ci porti a lottare per la giustizia nel mondo a costo anche della nostra vita. Il Natale, se vogliamo, è credere ad un sogno bellissimo, che Dio diventi uno di noi attraverso la tenerezza della carne di un bambino. Un sogno che è diventato realtà. C’è un altro sogno nel cuore: costruire una Scuola Primaria nella nostra missione di San Daniele Comboni. La Scuola è un investimento nelle capacità e nella vita di migliaia di bambini guineani, è un investimento nel futuro, è una scommessa che punta a dare la possibilità a tanti bambini e, soprattutto bambine, di accedere all’istruzione. In famiglie numerose, è più facile investire sui maschi che sulle femmine. Ecco, con la nostra scuola vorremmo, invece, includere i più emarginati. Il sogno è di iniziare la costruzione della scuola a partire dal prossimo mese di marzo, in modo da cominciare le lezioni per le prime classi già a partire da ottobre 2024. Se volete aiutarci, perchè il sogno della scuola diventi realtà, potete lasciarci un’offerta al seguente iban Diocesi di Verona Centro Missionario Iban IT04 W 05034 11750 000000130000 Causale: Missione di Bafatà – Guinea Bissau Auguri di buon Natale e felice anno nuovo a tutti voi!! padre André

Notizie dall'Etiopia

Novembre 2024 Carissimi amici come state? Spero bene. Sono stato in Italia nel mese di ottobre per qualche settimana, dove ho potuto partecipare alla bellissima festa del Centenario del Don Bosco di Pordenone il 19 ottobre. Un bel momento per ringraziare il Signore per tanti salesiani e amici che hanno portato avanti il carisma di don Bosco. Ringrazio anche tanti amici che ho potuto incontrare e che sostengono la missione qui. Tornato all’inizio di novembre, abbiamo avviato tutte le attività della parrocchia di Lare: la santa messa alla domenica, con il catechismo, i 5 asili nelle varie cappelle vicino a Lare, i gruppi formativi, la caritas parrocchiale. Tutto il mese di novembre è stato concentrato sulla preparazione di 4 matrimoni che abbiamo celebrato proprio oggi 1 dicembre con una grande festa, presente don Jakob, i suoi genitori erano tra le coppie che si sposavano in Chiesa e le suore di Madre Teresa. E’ stato proprio una bella festa, prima nella preparazione, sabato sera e quasi tutta la notte hanno cantato e fatto festa nelle capanne delle spose, poi oggi con una bella celebrazione, piena di canti, di vita, di entusiasmo, subito dopo una festa di canti e danze all’aperto e infine un lungo caffè di nuovo nella case delle spose. Anche nella nostra diocesi, con l’arrivo del Vescovo Roberto, abbiamo iniziato le varie attività con l’assemblea annuale dei preti, il calendario dei vari incontri e il ben tornato al Vescovo. Oggi inizia il tempo dell’Avvento per prepararci al Natale, anche quest’anno Gesù Bambino viene a stare con noi, non si stanca mai di noi e ci vuole un sacco di bene. Qui a Lare festeggiamo due Natali, perché la maggioranza della gente qui festeggia il 25 dicembre, ma per la Chiesa Cattolica in Etiopia, visto che seguiamo il calendario dei cristiani Ortodossi, il Natale sarà il 7 gennaio, perciò faremo due Natali. Che atmosfera c'è qui a Natale? Qui non c’è la neve, nessuno l’ha mai vista, le temperature in questo periodo stanno raggiungendo i 40° durante il giorno e scendono di notte solo… fino a 24°, la minima. Qui non esiste Babbo Natale, nessuno sa chi è, né cosa fa in questo periodo, anche perché pochi hanno i soldi per fare dei regali. Non c’è neppure l’Albero di Natale da addobbare, anche perché non ci sono alberi da comprare o da togliere e portarsi a casa, la poca legna che c’è, viene usata per fare il fuoco per fare da mangiare, siamo nella savana e non c’è il gas o la luce elettrica. Il Comune non addobba le vie del villaggio con luci o altre decorazioni perché non c’è la luce e non c’è il Comune. Non esiste il Presepe, qui non hanno questa tradizione di fare quella piccola rappresentazione della nascita di Gesù bambino perché qui non vendono le statuine e non c’è il muschio. Non c’è neppure il cenone della vigilia di Natale, ma solo nel giorno di Natale, nella nostra parrocchia dopo la Messa, un bel piatto di polenta e un po' di carne di mucca, che la sera prima abbiamo preparato e cucinato. L’unica cosa di cui siamo sicuri che ci sarà, è l’arrivo di Gesù Bambino. Ogni anno Gesù nasce qui da noi, non solo a Natale, ma innumerevoli volte nei tantissimi bambini che ci sono qua. Basta saperlo riconoscere. Un augurio di cuore a tutti voi di buona preparazione al Natale dalla nostra comunità di Lare. Con affetto Abba filippo

Luglio 2024 Carissimi amici, come state? Spero bene. Vi abbiamo mandato un po’ di caldo africano, speriamo che non duri molto, qui invece siamo in inverno, anche se siamo sempre sui 30 gradi, qui non ci sono quattro stagioni, ma solo due, una stagione secca e una delle piogge e quando piove, piove davvero. Sono appena tornato da una settimana di ritiro spirituale con i salesiani, nella città di Hawassa, 4 ore di macchina a sud di Addis Abeba. E’ stata una bella settimana di preghiera, silenzio, riposo, ripresa di forze interiori e fisiche. E adesso eccomi qua di nuovo a Gambella e a Lare. Le tensioni nella nostra regione si sono un po’ placate e la vita sembra tornata alla normalità. Ci sono ancora molti soldati in città e anche nelle varie periferie perché questa pace possa durare. Nei nostri villaggi abbiamo terminato tutti gli asili e le varie attività, e abbiamo iniziato il Summer Together, il grest: un programma con alcune ora di scuola e poi alcuni giochi, solo la mattina. Finita la scuola molti dei nostri ragazzi nuer si muovono: alcuni vanno in Sud Sudan a trovare dei parenti, altri in cerca di lavoro per guadagnare qualcosa durante l’estate, altri hanno cercato di intrufolarsi nei campi profughi, soprattutto per ricevere qualche cosa da mangiare. Abbiamo spesso ospiti che dormono una notte qui a Lare e poi ripartono per la loro destinazione, sempre tutti a piedi o con qualche mezzo di fortuna. Ecco le loro vacanze. Il 14 luglio, un nostro salesiano di Gambella, Kidanu Balcha, ha fatto la professione perpetua come salesiano. Erano in tre salesiani e abbiamo fatto una bella festa nella chiesa del nostro centro ad Addis Abeba. Kidanu continuerà a lavorare dai salesiani a Gambella come preside della scuola. Mentre ero agli esercizi spirituali, il nostro seminarista Both ha presieduto la preghiera a Lare per due domeniche, così ha cominciato a esercitarsi prima della conclusione dei suoi studi. Un saluto a tutti e buona estate. Abba Filippo

Giugno 2024 Carissimi amici, come state? Spero bene. Il mese di giugno è mese delle cresime, abbiamo festeggiato domenica 4 la nostra Pentecoste, abbiamo avuto abba Lijo, il direttore dei Salesiani di Gambella, ben 15 giovani hanno fatto la cresima. Con lui ci hanno fatto visita alcune suore di Madre Teresa, che abitano a Gambella, ma non avevano mai visto la missione di Lare. Era da settimane che preparavamo questa giornata ed è stata una bellissima festa. La Messa è durata parecchio, circa 3 ore e mezza, perché ci sono stati, oltre alle cresime, 15 battesimi e 10 prime comunioni, tutti volevano ricevere lo Spirito Santo, abba Lijo è stato molto bravo, ha celebrato la Santa Messa in lingua nuer, mentre per la predica un nostro catechista l’ha tradotta in nuer. Poi siamo usciti sotto gli alberi, attorno alla chiesa, dove ogni gruppo ha espresso tutta la sua gioia con alcuni canti, varie danze, una bella scenetta, c’erano presenti anche alcuni fedeli delle cappelle di Gok e Quanual. Poi un pranzo per tutti a base di polenta e carne di mucca. Nel pentolone della carne abbiamo dovuto aggiungere patate, erbe, cipolle... per accontentare tutti, eravamo più di duecento persone, con un ‘milione’ di bambini.... Infine, verso le due del pomeriggio, abbiamo proiettato nel salone il film di Gesù in lingua nuer, uno dei tanti film su Gesù doppiato in lingua nuer. L’unica occasione dell’anno per la nostra gente per andare al cinema. E’ stato proprio una bella giornata. Anche quest’anno le domeniche dopo Pasqua abbiamo avuto degli incontri con i Testimoni di Gesu’ risorto, alcuni passati, come san Daniele Comboni e Annalena Tonelli, altri recenti, come Don Jakob, sacerdote nuer, e don David, sacerdote indiano, della parrocchia di Itang. Purtroppo le tensioni sempre latenti tra nuer e anyuak, le due etnie di maggioranza di Gambella, riemergono spesso, dopo qualche settimana di pace, si riepre un conflitto in un villaggio vicino al fiume, oppure nella città stessa di Gambella, oppure lungo la strada... e ci sono sempre morti e feriti. In questo momento la strada da Gambella a Lare è interdetta per gli autobus, nessun nuer può andare o tornare da Gambella, creando moltissimi disagi. Abbiamo annullatto il nostro incontro catechisti di tutte le parrocchie a Gambella, e anche l’incontro dei giovani, sperando che il clima possa calmarsi e possiamo ritrovare la pace. Ogni giorno continuiamo a pregare per la pace qui nella nostra regione di Gambella. Siamo già alle prese con l’acqua, nei giorni passati è arrivata la prima ondata di acqua che ha riempito tutto il nostro terreno insieme a quello di molte capanne vicino a noi, anche se è durata solo un paio di giorni e non era molto alta. Un primo segnale per prepararci alle future innondazioni, speriamo non come due anni fa, quando abbiamo avuto per una settimana 20 cm di acqua anche in casa. Nella nostra parrocchia siamo alla fine del persorso dei gruppi di formazione, della catechesi e anche degli asili, a luglio chiuderemo i nostri cinque asili. Nelle cappelle di Kubri, Gok, Pilual e Thia Jak e QuaNual, i bambini, gli asili, il contatto con le mamme, con la gente, con gli insegnanti-catechisti, stanno giocando un ruolo decisivo e la presenza della nostra Chiesa sta diventando un punto di riferimento. Insieme a questo c’è il sostegno alle famiglie, con la realizzazione di un pozzo d’acqua, la riparazione o la ricostruzione di tante capanne, l’aiuto a chi ha bisogno di medicine o visite mediche per la loro salute, il sostegno mensile in cibo e, di non meno importanza, l’ascolto giornaliero dei problemi quotidiani della gente, di una famiglia per un figlio, per un litigio, per una malattia, anche solo per sfogarsi.... Non è facile entrare nella vita delle persone, nei loro problemi e condividere un pezzo di strada insieme, ascoltare e provare a camminare insieme per la via del Vangelo, anche quì i tarli del possesso, del successo e del piacere sono sempre in agguato, e cercare di camminare sulla strada del rispetto, dell’amore, della pace, è una bella sfida che ogni giorno proviamo a percorrere. Infine un ricordo per il nostro Vescovo Roberto, è sempre in riabilitazione a Brescia, ma piano piano sta migliorando. Da qui abbiamo sempre una speciale preghiera per lui perché possa ritornare al più presto tra noi. Un saluto a tutti gli amici e un grazie di cuore a tutti i nostri benefattori e sostenitori che ci aiutano costantemente nel portare avanti la nostra missione. Ogni giorno abbiamo la Messa al mattino con la gente della parrocchia e siete sempre ricordati. GRAZIE. Un abbraccio e a presto Abba filippo

Maggio 2024 Carissimi amici, come state? Spero bene, venerdì scorso 24 maggio abbiamo festeggiato Maria Ausiliatrice, grande festa per i salesiani. Fin dall’inizio della sua vita, don Bosco è stato accompagnato dalla presenza di Maria, che lo ha sostenuto e aiutato. Don Bosco avrà sempre una grande riconoscenza per Maria e dopo di lui anche tutti i salesiani hanno sempre avuto una devozione particolare per Maria. Anche noi a Lare abbiamo la nostra Madonna (foto), e ci richiamiamo spesso a lei, guida nel nostro cammino di fede e nostra seconda mamma. Stiamo pregando molto per la pace nella nostra regione di Gambella, c'è sempre una continua tensione tra i nuer e gli anyuak. Una settimana fà, vicino al fiume a 20 km da Lare, si sono scontrati per parecchie ore, è intervenuto anche l’esercito. Poi il giorno dopo tantissimi giovani sono partiti da Lare per andare a combattere, a sostenere i nuer che combattevano, passando per le strade di Lare con fucili, lance, maceti e cantando, sono rimasti ben pochi uomini quel giorno a Lare. Una intera giornata di combattimenti, con più di 30 morti, sentivamo da Lare la grossa artiglieria che aveva l’esercito. Dopo due giorni, una giornata di pioggia veramente abbondante e vari interventi del governo e dell’esercito, il conflitto è finito e tutti sono tornati ai propri villaggi. Il giorno dopo tutta Lare ha pianto le sue vittime, tre giovani sono rimasti uccisi, sono stati riportati a Lare e abbiamo tutti partecipato ad una preghiera per loro. Una settimana veramente di tensione, drammatica che speriamo non si ripeta più. Quest’anno le piogge sono arrivate in ritardo, dopo una prima avvisaglia a fine aprile, abbiamo avuto un mese di maggio sempre sui 40 gradi. Solo la scorsa settimana ha piovuto abbondantemente e tutti hanno cominciato a seminare il granoturco, qui il piatto principale è la polenta. Anche il lavoro della semina per avere poi del cibo ha allentato il conflitto. Confidiamo che le piogge continuino. Le attività della nostra parrocchia continuano: la domenica dopo Pasqua abbiamo avuto degli incontri con i Testimoni di Gesù risorto, alcuni passati, come san Filippo Neri e santa Bakhita, altri recenti, come Don Jakob, sacerdote nuer e don David, sacerdote indiano, due nostri catechisti Marta e Paolo, tutti hanno raccontato la loro storia e come sono arrivati alla fede e cosa vuol dire oggi per loro credere in Gesù Risorto. Infine ci stiamo preparando al giorno di Pentecoste, che per noi qui sarà il 2 giugno, dove avremo alcune cresime e molti battesimi e prime comunioni. Anche il lavoro nelle nostre cappelle va avanti, Pilual, Kubri, Gok, Thiajak e Quanuel, con la presenza, la Messa, il catechismo, alcune opere sociali di aiuto per la comunità. Alcune belle notizie: il nostro Vescovo Roberto, da marzo ricoverato all’ospedale di Brescia, è migliorato e ora vive nella comunità salesiana di Nave, per continuare la riabilitazione in questi mesi d’estate. Sta molto meglio e facciamo il tifo per lui perché possa riprendersi completamente. A inizio maggio abbiamo avuto la gradita visita del Nunzio Apostolico in Etiopia, mons. Antoine Camilleri, l’ambasciatore del Vaticano in Etiopia, che ha incontrato tutti i preti e i religiosi del nostro Vicariato e ha visitato alcune missioni. A metà maggio abbiamo avuto la gradita di Luciana, rappresentante di “Missio Munchen”, per finalmente incontrarci personalmente e valutare alcuni progetti che gli avevamo sottoposto. Concludo con una preghiera di santa Bakhita, originaria del Sudan: “O Signore, potessi io volare laggiù, presso la mia gente e predicare a tutti a gran voce la Tua bontà, oh, quante anime potrei conquistarti! Fra i primi, la mia mamma, il mio papà, i miei fratelli, la mia sorella ancora schiava... tutti i poveri dell’Africa, fà o Gesù, che anche loro ti conoscano e ti amino e si vogliano bene!” Un saluto a tutti di cuore e una preghiera per voi da Lare. Abba Filippo

Aprile 2024 Carissimi amici, come state? Spero bene, qui le temperature continuano ad essere molto alte, sopra i 40’, abbiamo avuto delle piogge, ma solo sporadiche, aspettiamo con speranza delle belle piogge. Questa settimana, per il calendario della Chiesa Ortodossa e anche Cattolica qui a Gambella, sara’ Pasqua, il 5 maggio, anche se noi a Lare, visto che siamo sul confine con il Sud Sudan, quest’anno abbiamo seguito il calendario internazionale e abbiamo gia’ celebrato Pasqua. Il nostro Vescovo mons. Roberto Bergamaschi, e’ in una casa di riabilitazione a Brescia, dopo essere stato per piu’ di un mese all’ospedale sempre di Brescia, per una brutta infezione e una malattia autoimmune, che portera’ ad una lunga convalescenza e riabilitazione. Speriamo che recuperi tutte le sue funzionalita’ e torni nella sua diocesi. La Pasqua qui a Lare e’ stata molto bella e molto calda, nelle Messe del giovedi’, del venerdi e della notte del sabato santo. Tutto poi e’ culminato domenica di Pasqua: tanti ragazzi e giovani e tante mamme, con molti battesimi e prime comunioni. Abbiamo iniziato verso le 9.00 del mattino per concludere verso le 12.00, tra canti di gioia, danze al Signore, poi fuori della Chiesa un bel programma con altri canti e danze e discorsi e tanto entusiasmo per festeggiare Gesu’ risorto. Infine un bel pranzo tutti insieme, con la nostra bella mucca e tanta polenta. Alla fine regali per tutti: per ogni gruppo un kg di caffe’ e di zucchero da bersi in compagnia in un giorno della prossima settimana. Poi verso le 15 abbiamo proiettato un bel film su Gesu’, che era stato doppiato in lingua nuer. Tutti stipati dentro il nostro salone, bambini, ragazzi, mamme e papa’ per vedere il film, con un bel applauso a Gesu’ quando lo hanno visto risorto. Abbiamo continuato a festeggiare Pasqua nelle varie cappelle che abbiamo attorno a Lare, Thiajak, Kubri, Gok e Pilual, Quanual. I nostri cinque asili continunano, i bambini sono sempre contenti di venire a scuola per imparare, giocare, incontrarsi, pregare, fare una grande merenda. Ogni settimana facciamo una visita a tutti gli asili, tra Simon, un catechista di Lare e io, per incontrare i bambini, gli insegnanti, vedere che tutto sia a posto. A Lare, oltre all’asilo, abbiamo l’oratorio nel pomeriggio e la libreria alla sera che funzionano sempre bene. Tanti amici ci aiutano sempre, nella realizzazione di un pozzo, nel sostenere gli asili, nella costruzione e riparazione delle capanne della gente, nel cibo mensile per chi ha piu’ bisogno, nelle cure mediche per chi e’ ammalato, per degli studenti che vivono a Gambella, per chi torna in Sud Sudan, e ancora per tante altre persone, grazie di cuore a tutti questi amici. Facciamo sempre quello che possiamo, in fondo siamo qui per condividere sia le gioie sia le difficoltà di questa gente, cercando di aiutarsi insieme. Altre notizie: abbiamo salutato abba Moses, un sacerdote indiano che, dopo un servizio di due anni nella parrocchia di Itang, va in India per finire gli studi, lo ringraziamo di cuore. Il 20 aprile sono stati consacrati Vescovi due salesiano a Roma, mons. Angel Artime e mons. Giordano Piccinotti, il secondo un grande amico e benefattore dell’Etiopia e di Gambella, cosi’ abbiamo partecipato alla sua ordinazione e poi siamo riusciti a visitare anche il nostro Vescovo Roberto a Brescia. Il 30 aprile abbiamo avuto la visita a Gambella del nostro Nunzio, mons. Antoine Camilleri, l’Ambasciatore del Vaticano in Etiopia. Una giornata di ritiro per tutti i sacerdoti e religiosi della diocesi di Gambella, il rinnovo delle promesse sacerdotali e la benedizione degli oli per i sacramenti. Tre belle giornate. Ecco il messaggio di Pasqua: gli apostoli sono scappati al vedere la croce, ma poi ritornano e predicano il Vangelo e danno la vita per Gesù, cosa è successo tra la croce e questo entusiasmo che è venuto dopo? Hanno visto Gesù vivo, risorto, presente tra loro. Ecco l’augurio di Pasqua, vedere Gesù vivo nella propria vita, nella famiglia, nella Chiesa e allora tutto cambia, tutto si rinnova. Vi mando un saluto e un GRAZIE DI CUORE per tutto il vostro sostegno, vi ricordo con affetto e con tanta preghiera da Lare. Abba Filippo

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